L’estate è alle porte e dal momento che questa stagione richiede dolci freschi e poco impegnativi nell’esecuzione, la panna cotta trovo sia il dessert perfetto. Nella versione che vi propongo, poi, è caratterizzata dal latte di cocco ed è accompagnata da una coulis a base di frutto della passione e pesca.
La panna cotta proviene dalle Langhe e, in realtà, di “cotto” ha ben poco, come attesta la “Cucina del Piemonte collinare e vignaiolo” del 1990:
“Aver chiamato “panna cotta” questa antica preparazione non si spiega se non come una scherzosa iperbole o bugia; la panna, infatti, non solo non è cotta, ma non ha nemmeno raggiunto il punto di bollore. È questo il dolce dell’abbondanza di mucche e di latte, segnalato in Piemonte fin da metà Medioevo”.
Nonostante la panna cotta sia addensata, appunto, con gelatina alimentare, può rientrare anche in quelle preparazioni in cui la crema è a base di uova ed è fatta rapprendere lentamente in forno, come, ad esempio, la crème caramel, i budini, la crème brûlé e i flan.
Nel caso della panna cotta alla miscela di panna e zucchero si aggiungono, infatti, gli albumi, per tre motivi:
- Non alterano il caratteristico colore bianco e candido;
- Donano struttura e leggerezza;
- Sono privi di grassi ma ricchi in proteine, l’elemento che permette al composto di rapprendersi in cottura.
Ad ogni modo, sia che la panna cotta venga preparata con gelatina o con albumi, i due addensanti devono essere ben dosati, affinché il dolce non risulti troppo colloso e gommoso.
La mia panna cotta è preparata con la gelatina alimentare e quindi, prima di cimentarvi nella sua preparazione, vi occorre sapere alcune cose sulla gelatina:
- In commercio, essa è venduta in fogli, in granuli e in polvere: tutte e tre hanno il medesimo potere gelificante, avendo lo stesso Bloom. Occorre sempre idratarle con un minimo di 5 volte il loro peso in acqua fredda.
- La scala Bloom è la misura della forza del gel formato dalla gelatina: maggiore è il suo valore nella scala, più forte sarà la gelatina.
Le gelatine con un alto valore della scala solidificano più velocemente (intorno ai 10°C), hanno poco sapore e coprono meno quello degli altri ingredienti. - La gelatina si scioglie intorno ai 35-40°C. Non portare mai il composto in cui si andrà a sciogliere la gelatina ad ebollizione, perché si inibirebbe il suo potere gelificante.
- Generalmente, i produttori classificano i fogli di gelatina in “oro”,“argento”,“bronzo” e “platino”. Le tipologie più adatte in pasticceria sono l’oro o la platino, perché possiedono il più alto grado Bloom.
Le quattro qualità di gelatina non hanno il medesimo peso: per questo motivo, è sempre meglio indicare in ricetta il contenuto di gelatina in grammi.
Qui potete trovare un interessante estratto sulla gelatina e le sue caratteristiche.

Ingredients
Panna cotta al cocco
300 g panna intera 35% m.g
200 g latte di cocco
85 g zucchero semolato
½ baccello di vaniglia
8 g gelatina in fogli (qualità oro)
40 g acqua fredda per gelatina
olio di semi di girasole
Coulis frutto della passione e pesca
150 g purea di frutto della passione
250 g purea di pesca
200 g zucchero a velo
16 g amido di mais
Decorazione
mirtilli
fiori eduli
Instructions
Panna cotta al cocco
- Ammollare la gelatina nell'acqua fredda per 10 minuti. Ungere leggermente 5 stampini (7cm di diametro e 6cm di altezza per 150ml ca. ciascuno) con pochissimo olio di semi (faciliterà l'uscita del dolce una volta addensato).
- In un pentolino unire panna, latte di cocco, zucchero, polpa e baccello di vaniglia e scaldare senza portare a bollore, per non rovinare il sapore della panna.
- Togliere il baccello e unire la gelatina strizzata. Mescolare per scioglierla, quindi versare la panna cotta negli stampini e metterli in frigorifero in modo che la panna cotta si addensi.
- Per sformare la panna cotta: con un coltellino passare delicatamente lungo i bordi dello stampino, immergerlo poi per qualche secondo in acqua bollente ed infine capovolgerlo sul piatto.
Coulis frutto della passione e pesca
- In un pentolino unire le puree di frutta e lo zucchero a velo e portare a bollore. Abbassare il calore e aggiungere a filo l’amido di mais sciolto in poca acqua fredda, mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi
- A fiamma moderata lasciare ridurre di circa la metà, finché la coulis risulti abbastanza densa. Versare in un contenitore ermetico, lasciar raffreddare a temperatura ambiente, poi conservare in frigorifero.
Assemblaggio
Sformare la panna cotta, decorare con la coulis, qualche mirtillo e violetta.
Notes
Conservare le panne cotte non sformate in frigorifero per 3-4 giorni massimo.